Uno dei dati con cui ci dobbiamo confrontare dal 2020 in poi è un deciso cambio di mentalità nell’approccio al lavoro. Sempre più persone che sono state, dapprima, costrette a lavorare da casa e che poi hanno avuto l’opportunità di continuare a lavorare da remoto fanno fatica a tornare al paradigma tradizionale che impone la presenza in ufficio 5 giorni su 7 e ricercano forme di lavoro ibrido che consentano loro una gestione del tempo più flessibile.
Ciò a cui abbiamo assistito dopo il 2020 è un cambiamento di abitudini lavorative, anche negli studi professionali, per cercare di venire incontro alle esigenze di professionisti e staff. Queste nuove abitudini, che in alcuni casi sono sfociate in nuove policy, si orientano a un mix di lavoro in presenza e lavoro da remoto che, in molte circostanze, costituisce una situazione win-win per tutti.
